Progetti di ricerca

TFR (Théâtre français de la Renaissance), Florence, Olschki.

Costituzione del corpus del teatro francese del Rinascimento, II, 7: edizione critica, con introduzione e note al testo delle commedie francesi di Pierre Le Loyer (Le Muet insensé, 1576) e di François d’Amboise (Les Neapolitaines, 1584)

Settori produttivi progetti di ricerca Settore uno

Tipologia finanziamento P.R.I.N. (Ex 40%) - Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (Finanziamenti MIUR)

Ambito disciplinare Letterature

Data avvio: 1 January 2013

Durata:

Partner: Responsabile nazionale: Rosanna Gorris Camos, Università di Verona Responsabili internazionali: Jean Balsamo, Université de Reims; Silvia D’Amico, Université de Savoie-Chambéry Collaboratori: Laura Rescia, Università di Torino

Abstract:

Nel corso del triennio, per il settimo e l’ottavo volume della IIe Série del ‘Théâtre Français de la Renaissance’, verranno procurate le edizioni critiche: a) di Pierre Le Loyer, Le Muet insensé, texte édité et présenté par Anna Bettoni (referee Jean Céard); b) di François d’Amboise, Les Neapolitaines, texte édité et présenté par Jean Balsamo. a) Il testo della commedia di Le Loyer, mai riedito dal 1576 ad oggi, presenta una rielaborazione in chiave parodica e profondamente laica dei riti di evocazione demoniaca. La figura del Diavolo entra in scena come personaggio della pièce, detto "Muette Personne", privo di voce poetica, ma alleato del personaggio-protagonista, "L'Astrologue", alle spese di un giovane innamorato e credulone: "L'Escolier". Commedia visionaria di indiscussa portata letteraria, ricca di debiti ben rielaborati con il Negromante e la Calandria, Le Muet insensé aveva goduto originariamente di un'edizione prestigiosa, per i tipi di Abel L'Angelier (1576), che la pubblicò a seguito delle poesie d'amore, spesso anti-conformiste, di Le Loyer, raccolte sotto il titolo di Erotopegnie. b) L’edizione delle Neapolitaines di François d’Amboise sarà curata invece da Jean Balsamo, che ha scelto come esemplare di base quello presente alla Bibliothèque de l’Arsenal di Parigi (segnato 8 BL 14478), proveniente dalla prestigiosa collezione del tesoriere Pierre Crozat (1661-1740), altamente significativo per una storia della ricezione di questa commedia giocosa. Già riedita nel 1856 nell’ambito della Bibliothèque Elzévirienne (“Ancien théatre françois”, Paris Plon, t. VII) e poi oggetto del lavoro critico di Dante Ughetti (Napoli, 1973) e di Hilde Spiegel (Heidelberg, 1977), la commedia delle Neapolitaines sarà qui curata mettendo in luce la straordinaria evoluzione che essa rappresenta, già lontana dal teatro comico di Jodelle o di Grévin, lontana da risonanze morali, come se, in questi anni di Enrico III (siamo nel 1584), si fosse progressivamente persa fiducia nella funzione della letteratura: come se servisse un divertimento definitivo, essendo “inutile immaginare che le storie della vita abbiano un senso più alto” (E. Balmas, La Commedia francese del Cinquecento, Milano, Viscontea, 1967, p. 122).

Note: SSD: L-LIN/03